I mantelli del cane

Quasi tutte le razze di cane sono ricoperte da un mantello costituito da tre tipologie di pelo: tattile, pelo esterno (o di copertura) e sottopelo (o secondario).


i mantelli del cane_associazione_mammagatta



L’ultimo, in particolare, è composto da uno strato molto soffice e folto, utile come isolante e come sostegno del pelo esterno.
Il mantello esterno è, appunto, composto da peli spessi che servono a proteggere la cute e il sottopelo.
In gergo sono definiti peli di guardia.
L’ultima tipologia riguarda il pelo tattile, ovvero baffi e ciglia che servono da radar per captare le informazioni dal mondo esterno.


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La perdita del manto spesso è legata a molti fattori, quali forte stress, cambiamenti ormonali, ma anche la presenza di un pelo molto sviluppato o l'esposizione alla luce solare.
Inoltre la vita casalinga del cane incentiva una muta costante, quindi la perdita di pelo è sempre presente e non stagionale.
Le varie tipologie di manto comprendono il pelo lungo, tipico dei Terranova, Border Collie, Golden Retriever e Bobtail, che va spazzolato ogni giorno per prevenire la formazione di nodi e la caduta massiccia.


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Vi è quindi il mantello a pelo corto, come quello dei Beagle e dei Pointer, che necessità una cura meno frequente.


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Ma è importante tenerlo pulito con pettine o spazzola. 
Esiste anche una tipologia di pelo non condizionata dalla muta, come nel caso del Barbone o del Bichon Frisé.
Il cane non perde mai il pelo ma è importante spuntarglielo saltuariamente.


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Lo Yorkshire Terrier, il Pechinese e il Levriero Afgano possiedono quello che tecnicamente è definito pelo lungo e liscio.
È bene curarlo con frequenza perché facile alla formazione di nodi e piccole matasse di sporcizia.


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Infine esiste il cane glabro, o come viene definito solitamente, nudo.
Il più famoso è il Chinese Crested Dog, con la cute completamente esposta.


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In realtà anche il cane più glabro possiede una leggera peluria, ma non particolarmente visibile a occhio nudo. 
In questo caso è indispensabile proteggere la pelle dell’animale dalle scottature del sole e dagli agenti atmosferici.


I colori dei mantelli:

Per quanto sembrino numerosi, i colori dei cani sono soltanto due:
- giallo (che può intensificarsi fino al rosso)
- nero (che può diluirsi fino al marrone o blu)

Solo due, infatti, sono i pigmenti presenti nel mantello: la feomelanina e l'eumelanina. 
L'assenza di pigmento dà il colore bianco.
La classificazione di Solaro vede soltanto due tipi di mantelli rispetto ai colori e cioè:
- mantelli unicolori
- mantelli pluricolori: binari o ternari

Albicocca: mantello unicolore tipico di alcune razze canine come il Barbone, di un particolare arancio tendente al rosa, proprio come il colore del frutto da cui prende il nome.

Arlecchino: è un particolare mantello bicolore a fondo bianco, con pezzature disposte a formare piccole macchie più regolari possibile. 
Il mantello arlecchino deve essere rigorosamente bicolore: se compaiono macchie di due colori diversi il cane è da squalifica. 
Il più tipico esempio di questo mantello si trova nell'Alano, un tipo particolare di arlecchino è il mantello a pois del Dalmata.



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Bianco-nero, bianco-marrone, bianco-arancio etc: si intende un mantello pezzato. 
La pezzatura può essere dovuta alla presenza di un solo pigmento o dalla mescolanza di peli pigmentati con peli bianchi. 
Il primo colore, messo davanti al trattino, è il colore di base ovvero un cane bianco-nero è di fondo bianco con pezzature nere, l'inverno quando si tratta di un cane nero-bianco.

Blu: mantello unicolore nero diluito.


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i mantelli Merle possono variare dal mantello Blue Merle al mantello Red Merle.
Blu-merle: particolare mantello in cui al bianco si uniscono il nero e il blu, in diverse combinazioni più facili da osservare che spiegare. 
Questo mantello si trova facilmente nei Pastori scozzesi come l'Australiand Shepherd.


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Carbonato: mantello in cui il nero si sovrappone al colore di base non con macchie o pezzature delineate, ma con un effetto sfumato.

Focato: mantello bicolore a fondo nero o marrone su cui compaiono macchie rosso fuoco in punti precisi del corpo. Nero-focato è sinonimo dell'inglese black and tan.


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Fulvo: mantello unicolore in cui la feomelanina dà una colorazione particolarmente intensa.

Fulvo scuro: mantello binario composto da una mescolanza di peli rossi e neri.

Grigio: non è mai unicolore perché deriva dalla mescolanza di peli bianchi e neri. 
Quando il mantello è unicolore non si chiama grigio, ma blu.

Maschera: particolare disegno ben delineato che caratterizza la testa di alcune razze, in colore contrastante con quello di base. 
Molto tipiche ed estremamente varie le maschere di alcuni cani nordici da slitta come il Siberian Husky.


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Melato: mantello apparentemente color miele uniforme, ma composto da una mescolanza di peli bianchi e rossi.

Roano: mantello composto da peli bianchi mescolati con peli pigmentati sia con eumelanina che con fenomelanina.

Tigrato: mantello bicolore con un colore di base su cui compaiono striature più scure, disposte proprio come le caratteristiche strie della tigre.


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Tricolore: come nel caso del roano, in questo mantello sono presenti contemporaneamente peli bianchi, peli pigmentati di giallo e peli pigmentati di nero: in questo caso però sono disposti in maniera da formare una pezzatura.


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