Erba gatta (Catnip) facciamo un po' di chiarezza

erba gatta associazione mammagatta


Benché siano carnivori, i gatti a volte mangiano alcune piante che trovano in giardini e prati.

Il termine "erba gatta" viene usato commercialmente indistintamente per ogni tipo di erba ma in realtà esistono due tipologie molto differenti tra loro di erba gatta, le erbe "depurative" e le erbe "euforizzanti".


L'erba gatta "depurativa" :

Le erbe depurative sono germogli di piante erbacee della famiglia delle graminacee e alcune piante di cereali (orzo, avena, grano, segale) ricche di vitamine che ingerite, facilitano il gatto nella digestione, sono inoltre molto importanti per il benessere di stomaco ed intestino e nel rigurgito dei fastidiosi boli di pelo.

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Si trovano in commercio in bustine di semi o in vasetti già germogliate e pronte all'uso, non provocano effetti psicoattivi e nessuna variazione di umore, ma sono importanti per il benessere dei gatti domestici.

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Tra le tante varietà le più comuni sono l'erba mazzolina (Dactylis glomerata) loietto (Lolium multiflorum L. o Lolium perenne L.).




L'erba gatta "euforizzante":

Le erbe euforizzanti sono molto amate dai gatti.

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Sono assolutamente sicure, non contengono sostanze tossiche o che possano procurare loro dei danni. 
Tra le più apprezzate dai felini troviamo: la Nepeta cataria  dalle foglie a forma di cuore e un profumo simile a quello della menta, contiene il nepetalactone che produce una sensazione nei felini simile alla percezione del feromone, viene percepito dai gatti attraverso l'odorato, ha l'effetto naturale di migliorare l'umore. 

Dopo aver strofinato il muso sulle foglie ed essersi rotolati sulla pianta i gatti potrebbero avere per alcuni minuti comportamenti bizzarri: che possono variare a seconda della personalità dei felini, dal diventare più coccoloni e affettuosi, al  saltare e diventare improvvisamente vivaci, correndo per tutte le stanze come se cacciassero una preda invisibile, alcuni gatti invece possono apparire molto rilassati e guardano fisso nel vuoto. 
Tutti questi comportamenti possono essere accompagnati da frequenti miagolii o ringhi. 

L'erba gatta euforizzante può essere usata come premio durante la fase di educazione (per esempio per far abituare il gatto a farsi le unghie in un posto specifico o quando gli insegni a dormire nella sua cuccia). 
Può essere un buon metodo per incoraggiare il gatto a fare del moto o può aiutarlo a rilassarsi. 
In ogni caso, si diverte!


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Alcuni gatti, generalmente maschi, diventano aggressivi quando mangiano o annusano la nepeta cataria, probabilmente per l'effetto relazionato al comportamento sessuale. 
Se dovesse succedere è meglio smettere e prendere in considerazione altre golosità in alternativa come  il caprifoglio, le piccole foglioline della valeriana officinalis dall'odore intenso e del maro (Teucrum marum) quest'ultima è una specie selvatica molto profumata, che appartiene alla stessa famiglia della lavanda e del rosmarino.


Ci sono diverse scelte di prodotti di "erba gatta". 
Si possono acquistare in erboristeria, nei negozi per animali o nei vivai "erba gatta" essiccata, in polvere o in bulbi da annaffiare e piantare nel terreno o in vaso, se fresche e ricche di profumo, hanno più effetto.
Alcuni giocattoli hanno solo l'odore dell'erba gatta altri possono contenerla all'interno. 
Si trovano in commerci anche sotto forma di olio essenziale o in versione spray, che può essere spruzzata sui giochi o sulla cuccia. 
Gli effetti si vedono con una quantità minima, non è quindi necessario usarne molta.
Queste erbe, poi, non danno dipendenza: se non sente il loro odore, il micio non le desidera e non le cerca.

Nonostante la loro natura giocherellona, i mici generalmente non reagiscono all'erba gatta prima dei sei mesi. 

Può succedere anche che quando il gatto invecchia perda interesse per l'erba gatta.

Alcuni gatti (bassissime percentuali) invece non hanno i recettori per godere degli effetti.


Nepeta cataria: 

è una pianta aromatica, perenne, al profumo di menta, della famiglia delle Lamiacee anche detta erba gatta. 



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Ha fusto eretto, legnoso, quadrato, tomentoso, di colore grigio; le foglie dentate e pubescenti sono da triangolari a ovali-cuoriformi. 
Gli spicastri sono densi e formano fiori a pannocchia bianco-rosato, con punte rosse o macchie color lavanda.
Fiorisce tra maggio e agosto. 
I fiori sono apprezzati dalle api.
Si trova principalmente nel Mediterraneo orientale; è diffusa in Europa allo stato spontaneo come relitto di antiche colture; cresce negli incolti e tra ruderi, lungo siepi e strade. 
Cresce fino a 1000 m di altitudine.
Coltivata come ornamentale, contiene un olio repellente per gli insetti e mentolo.
Essa è utilizzata come antispasmodica, stimolante e contro le contratture; nell'insonnia, stress, crampi mestruali e intestinali; gli effetti comunque sono blandi; da alcuni è fumata come euforizzante (non contiene alcaloidi che diano dipendenza).

La pianta (nelle foglie, nei fusti e nelle radici) contiene Nepetalattone.
Il nepetalattone chimicamente è un terpene, analogo ai feromoni del gatto e quindi svolge una attività neuroattiva nei suoi confronti.


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All'incirca i due terzi dei gatti sono suscettibili agli effetti dell'erba gatta, (la sensibilità è ereditata geneticamente). 
La sensibilità è più accentuata negli individui giovani. 
Anche altri grossi felini, come le tigri o i lepardi hanno analoga sensibilità nei confronti dell'erba, mentre sembra che i leoni dimostrino indifferenza.
I gatti percepiscono l'odore tramite gli organi vomeronasali. 
Se un gatto annusa le foglie strofinate o il fusto dell'erba gatta, vi si struscerà contro, vi ci si rotolerà, la masticherà, leccherà e vi farà le fusa.
Questa reazione dura alcuni minuti, successivamente ai quali il gatto si placherà e perderà interesse, ma dopo un minimo di due ore esso sarà nuovamente attirato e avrà i medesimi effetti.
Non sono stati rilevati altri particolari effetti collaterali, comunque alcuni gatti diventano molto eccitati, e quindi l'eccessivo potere di distrazione potrebbe essere considerato turbativo del loro equilibrio comportamentale.

Teucrium marum (maro):

Il Camedrio maro (Teucrium marum L., 1753) è una pianta suffruttice, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, originaria dei paesi del Mediterraneo occidentale. 

Può raggiunger i 1500 m l.s.m.

Condivide il nome comune di Erba dei gatti con la più conosciuta Nepeta cataria e la Valeriana officinalis per gli effetti simili sui felini. 


Teucrium marum erba gatta associazione mammagatta
Il nome scientifico deriva da Teucro, mitico re dei troiani, che secondo una leggenda avrebbe scoperto le virtù medicinali di questa pianta. 
Nell’antichità era usata come disinfettante e cicatrizzante sugli animali: l’aroma intenso infatti allontanava qualsiasi tipo d’insetto, rendendo più difficile l’insediamento di vermi nella ferita. 
I gatti ne sono molto attratti ed essa ha su di loro effetti eccitanti simili a quelli della nepeta, ma più blandi.


Valeriana officinalis:

è una pianta a fiore (angiosperma) appartenente alla famiglia delle Valerianacee.


È la più nota del genere Valeriana, costituito da più di 150 specie, maggiormente divulgate nelle regioni boscose europee e, in parte, anche in Nord America e nelle regioni tropicali sudamericane.
Il nome botanico si deduce dal latino valere (rigoroso, sano).
Il nome popolare, erba dei gatti, proviene dal fatto che la pianta fresca esercita un'attrazione di tipo "stupefacente" sui gatti ed è forse questo il motivo per il quale, pur essendo decorativa, la si incontra raramente nei giardini.


Valeriana officinalis erba gatta associazione mammagatta
Sui gatti, però, non possiede le proprietà calmanti e narcotiche per cui è utilizzata dall’uomo, ma ha degli effetti opposti. 
Li risveglia e li stimola: molto utile, infatti, farla annusare a gatti un po’ apatici per dar loro una sferzata di vitalità;  è, inoltre, spesso utilizzata all’interno di giochi o tiragraffi per attirare i nostri felini domestici.


Dactylis glomerata:

(Dactylis glomerata L., 1753) conosciuta anche con i nomi erba mazzolina e pannocchina è una specie erbacea della famiglia delle Poaceae ampiamente coltivata come pianta foraggera.


È una pianta molto rustica, sopporta temperature invernali basse, condizioni di siccità e tutti i tipi di terreno.
È anche molto produttiva (100-120 q/ha) tra le perenni seconda solo a Festuca arundinacea) e molto longeva.
È una specie a lento insediamento, per la semina necessita buona preparazione del terreno. 
Può essere seminata sia in primavera (a marzo, per evitare le gelate tardive a cui è sensibile) sia in autunno (entro fine agosto, per consentire lo sviluppo prima dei rigori invernali).


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I gatti amano mangiarla per pulirsi stomaco ed intestino, ma non sono i soli quadrupedi carnivori ad apprezzarla: anche i cani non la disdegnano. 
A differenza delle piante di cui ho parlato fino ad ora, questa non ha effetti psicoattivi, ma è importante per il benessere del gatto casalingo tenerne un vaso in casa o sul balcone per evitare che, spinto dall’istinto di mangiare erba, ingerisca piante che potrebbero essere tossiche. 
State tranquilli comunque che, potendo scegliere, i piccoli felini non mangeranno mai qualcosa di nocivo! 
Non è necessario utilizzare per forza questa varietà: di solito ai gatti piace anche l’avena o, comunque, più o meno qualunque tipo di graminacea è adatta allo scopo e gradita ai nostri amici.

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