Cani e gatti: ipotermia

L'ipotermia nel cane e nel gatto è una condizione patologica caratterizzata dall'abbassamento della normale temperatura, che varia da specie a specie.
Si tratta di un'emergenza medica.


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I cani e i gatti sono animali omeotermi (dal greco omos che significa uguale e termos che significa calore) sono cioè in grado di controllare e mantenere costante la temperatura corporea anche quando le condizioni ambientali esterne variano.
Il calore corporeo è prodotto principalmente dal metabolismo basale, che comunque comporta un grande dispendio energetico. 

Quando la temperatura scende sotto lo 0 termico ci sono fattori che mettono a rischio la vita dell’animale: 
–  il freddo in presenza di animale con il pelo bagnato
–  quando l'animale non gode di ottima salute
–  soggetti anziani o convalescenti
–  cuccioli o animali a pelo corto o raso
–  animali senza sottopelo e con pelo raso

Con la percezione del freddo i vasi sanguigni dei tessuti periferici si contraggono e in questo modo il calore dissipato è minore poiché il sangue si raffredda di meno scorrendo in superficie solo in piccole quantità.
Il mantello del cane e del gatto in inverno tende a infoltirsi e si allunga aumentando l'isolamento termico imprigionando aria che rimane calda proprio vicino alla cute.
La contrazione dei muscoli orripilatori posti alla base dei peli né aumenta l'erezione aumentandone lo spessore della pelliccia.
L'animale che ha freddo per scaldarsi mette in atto il tipico atteggiamento del raggomitolamento che riduce la superficie corporea esposta.


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I cani e i gatti soffrono il freddo?
Tutti i cani e i gatti soffrono il freddo, ma  non tutti lo soffrono allo stesso modo: un animale giovane e di taglia grande, sopporta meglio l'abbassamento della temperatura; quello più anziano e di taglia minore soffre maggiormente delle basse temperature. 
Cuccioli, giovani sotto i sei mesi, animali anziani, malnutriti, soggetti con patologie cardiache e respiratorie, quando sono presenti patologie ormonali sono i soggetti più a rischio, perché hanno maggiori difficoltà a regolare la loro temperatura corporea.
I cani di taglia piccola e nana (Bassotti,  Chihuahua  ecc.) e gatti senza pelo o a pelo raso (Sphynx, Devon Rex, Abissino, Siamese, ecc.) sono ad alto rischio di ipotermia in quanto hanno un’alta capacità di dissipazione del calore. 
I soggetti anziani e quelli malati hanno bisogno di maggiori accortezze in quanto possiedono difese immunitarie molto più basse e rischiano di contrarre malattie e infezioni molto più facilmente.
La dispersione di calore è maggiore se il clima è ventilato o quando il cane è bagnato. 
Non solo la taglia, ma anche il pelo comporta un fattore di rischio per cani e gatti.  


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Cani con il pelo corto o raso (Beagle, Dobermann, Boxer, Rottweiler, ecc) soffrono maggiormente il freddo rispetto a quelli con il pelo lungo (Golden Retriever, Bovaro del Bernese, Terranova, ecc.) e a quelli con un sottopelo morbido, lanoso e fitto proprio delle razze nordiche (Siberian Husky, Alaskan Malamute). In queste razze, il mantello potrà fungere da isolante.


Durante l'inverno, uno dei rischi più frequenti a cui può andare incontro il vostro cane è l'ipotermia: una patologia consistente nell'abbassamento anomalo della temperatura corporea. 
La causa più comune è l'esposizione prolungata ed eccessiva a basse temperature, ma può essere provocata anche da patologie preesistenti, sostanze o farmaci particolari, avvelenamento o intossicazione, condizioni ambientali sfavorevoli (debolezza, scarso movimento), anestesia, traumi o shock. 
Esistono poi casi di ipotermia nel cane neo-natale o pre-parto.

E' possibile percepire la temperatura corporea del vostro animale anche senza l'ausilio di strumenti, osservando semplicemente il suo corpo:
– zampe e orecchie (se sono meno calde della tua pelle)
– naso (se è asciutto, disidratato, secco o freddo)
– ascelle e zona inguinale (se sono rigide, fredde)

Si raccomanda tuttavia un intervento immediato, non appena si evidenzia un iniziale abbassamento della temperatura.

Sintomi:
I sintomi dell'ipotermia variano a seconda della gravità della medesima. 
– sonnolenza
– perdita di appetito
– pigrizia, inattività
– debolezza, tremori
– stato stuporoso
– difficoltà respiratorie, respirazione lenta e poco profonda
– mancanza di coordinamento, problemi di andatura
– rigidità muscolare
– midriasi
– rallentamento del battito cardiaco
– perdita di coscienza
– coma
– morte

Sono più soggetti all'ipotermia i cuccioli, i gattini e gli anziani in cui le capacità di termoregolazione sono più difficoltose. 
E su questa capacità influiscono anche le patologie pre esistenti. Inoltre la capacità di termoregolazione dei mammiferi implica un notevole dispendio energetico, ecco perché i nostri pet (ma anche noi a dire il vero) aumentiamo il cibo e le calorie introdotte d'inverno. 

Inoltre la persistenza di un'ipotermia provoca:
  abbassamento della pressione sanguigna (ipotensione)
  rallentamento del battito cardiaco (bradicardia)
  perdita di coscienza
  ipoglicemia
  blocco renale
  danni cellulari

Ipotermia cosa fare:
Dopo aver contattato il veterinario, nell'attesa del suo intervento, per cercare di alzare la temperatura o evitare che si abbassi ulteriormente, fate accucciare l'animale in un luogo caldo e asciutto e procedete a riscaldarlo in modo progressivo.
Il riscaldamento graduale dovrò iniziare dalle zone centrali del corpo (addome, torace) per poi proseguire verso le zone più periferiche (zampe, naso, orecchie, code, organi genitali). 
Il rischio è di provocare una dilatazione dei vasi sanguigni che potrebbe danneggiare gli organi vitali (vasodilatazione periferica).

Dopodiché, procedete:
– asciugando e/o coprendo il cane o il gatto con coperte, bottiglie di acqua calda, phon o teli isotermici (il cane dovrà essere avvolto con la parte color argento del telo, a contatto con il corpo: il lato riflettente conserva il calore del corpo, impedendone di la dispersione)
– mantenendo il cane o il gatto sveglio e attivo
– somministrando acqua e cibi caldi
– massaggiando delicatamente le articolazioni, nel tentativo di stimolare la circolazione sanguigna
– nelle situazioni di emergenza, immergete il cane in acqua calda e asciugatelo con il phon.

Se ritenuto necessario, il veterinario procederà alla somministrazione di liquidi tiepidi per via endovenosa e/o ad una terapia farmacologica adeguata.

Ipotermia cosa non fare:
 Se il vostro animale ha subito un abbassamento della temperatura corpora normale, è importante che non sfreghiate con troppa energia le parti congelate e che non applichiate sul cane fonti di calore diretto: il rischio è di provocare ustioni da contatto anche gravi.
Il riscaldamento deve essere graduale, progressivo.
– Vi è mai capitato, in inverno, di dimenticare i guanti a casa e di sentire le mani quasi congelate? Se avete provato a immergerle immediatamente in acqua calda, saprete quanto dolore ne consegua.


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Le principali cause di ipotermia nel cane e nel gatto sono:
– esposizione a basse temperature
– ipotermia neonatale (i cuccioli e i gattini possono soffrire di ipotermia anche in condizioni ambientali normali a causa di malformazioni, debolezza, scarsa vitalità. 
Inoltre avete presente quando si addormentano sul pavimento freddo? Anche questo basta per mandarli in ipotermina)
– ipotermina pre parto (24 ore prima dell'inizio del parto, la temperatura rettale della puerpera scende di un grado)
– anestesia (è importante tenere al caldo un cane o un gatto che ha subito un'anestesia generale, perché questa abbassa la temperatura corporea)
– alcuni farmaci e sostanze, come i fenotiazinici (possono provocare anche ipertermia), i barbiturici, l'alcol, oppiacei
– lesioni al centro termoregolatore a livello dell'ipotalamo (traumi, neoplasie)
– ipotiroidismo
– ipoadrenocorticismo o Morbo di Cushing
– ipoglicemia
– avvelenamento (per esempio da fosforo, piombo o arsenico)
– intossicazioni (per esempio uremia)
– stato di shock o di collasso
– sepsi in fase terminale

I consigli di mammagatta:


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Per cani e gatti che vivono all'aperto:
 Devono avere un luogo asciutto e senza correnti  per dormire e dove rifugiarsi.
 La cuccia deve essere abbastanza grande perché il cane possa starvi comodamente seduto e possa anche sdraiarsi. 
 Dovrà essere costruita in un materiale isolante, come il legno. 
 Va collocata a qualche centimetro da terra, in modo da impedire all'umidità del terreno di raffreddarne l'interno. 
 E' bene isolare l'ingresso con materiale traspirante per limitare l'ingresso di aria fretta e allo stesso tempo non bloccare completamente il ricircolo d'aria. 
 Il pavimento può essere coibentato, in modo da garantire un maggiore isolamento termico e arricchito con paglia o cuscini. 
 Quando fa freddo gli animali che vivono all'aperto potrebbero andare a cercare rifugio sotto le automobili. 
Prendete la buona abitudine  di dare dei colpi leggeri sul cofano prima di partire, in modo da dare loro una possibilità di fuga.

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Per cani e gatti che vivono in appartamento:
– Non lasciare mai stufette elettriche incustodite in presenza di cani e gatti che potrebbero procurarsi delle ustioni addormentandosi troppo vicini ad esse.
– Attenzione agli sbalzi termici, cani e gatti abituati a vivere dentro casa ad una temperatura di 22°- 24° posso prendere colpi di freddo uscendo dall'appartamento, per questo è consigliabile non far uscire i gatti e coprire con dei cappottini i cani di taglia toy o piccola e tutti i cani a pelo corto e privi di sottopelo.
– Asciugare accuratamente il pelo del cane o del gatto se bagnato, asciugandolo accuratamente a livello della cute evitando che il sottopelo rimanga umido.
– Asciugare accuratamente le zampe e i cuscinetti di cani e gatti se bagnate, evitando così che i nostri amici si intossichino con il sale e con gli altri agenti chimici usati per contrastare il gelo.

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