Leishmaniosi

La leishmaniosi è una malattia parassitaria, causata dal protozoo Leishmania.
La malattia che provoca è molto grave e di difficile diagnosi, soprattutto quando si manifesta in modo non eclatante; più spesso ad andamento cronico.
Inoltre, non essendoci un farmaco capace di eliminare completamente il parassita, questo rimane infettante e presente all’interno dell’organismo del cane per tutta la sua vita.


Leishmaniosi_associazione_mammagatta
Ecco perché è così importante cercare di prevenirne l’infezione.
La condizione per cui si manifesti la malattia è:
la presenza del vettore (il pappatacio o flebotomo)
e la presenza degli animali infetti.

Il pappatacio, è una microscopico flebotomo (2-3 mm di dimensione), che si distingue per una peluria giallastra sul corpo. 
E’ silenzioso, non la si sente arrivare, nemmeno quando punge.
Assume il parassita Leishmania quando fa il pasto su un animale infetto.
Il parassita si replica al suo interno e si deposita poi nell’apparato buccale del flebotomo, pronto per essere reiniettato in altri animali, quando il pappatacio punge nuovamente. 
E’ attivo da maggio a ottobre (a seconda delle temperature).
Essendo insetti ematofagi notturni, iniziano la loro attività quando fa buio fino all’alba.
 
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La malattia è particolarmente complicata da diagnosticare in quanto si mostra in modo diverso a seconda della risposta immunitaria del soggetto colpito, dal decorso e da molti altri fattori, ad oggi ancora poco chiari.
Inoltre ha una incubazione molto lenta che va dai 2-3 mesi fino a 4-6 anni.  
Tutti i cani affetti da Leishmaniosi sviluppano glomerulonefrite, un processo infiammatorio a livello renale determinato dalla deposizione di immunocomplessi (per intenderci gli anticorpi che attaccano il protozoo formano un grumo che va a ostruire il filtro renale) nel glomerulo renale.
Il grave e progressivo danno che ne consegue determina, nel medio-lungo periodo, la comparsa di una insufficienza renale cronica che rappresenta la principale causa di decesso dei cani malati.      
La diagnosi viene effettuata sul sangue, sull'urina, su prelievi citologici di linfonodi, midollo osseo e milza.

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Prevenzione:
L’unica cosa su cui potete agire è la profilassi per proteggere il vostro amico dagli insetti. 
Poiché il flebotomo vive tra l’erba e colpisce soprattutto di notte, è meglio non far dormire il cane in giardino almeno nelle aree geografiche più colpite dalla malattia. 
Un altro tipo di intervento profilattico molto utile è l’uso di insetticidi unito ad operazioni di bonifica ambientale atte ad eliminare le cause favorenti il loro sviluppo larvale. 
Altre misure di protezione sono le zanzariere a maglie molto fitte applicate a finestre e porte.
      
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Profilassi:
La profilassi per il cane rivolta alla protezione dagli insetti, avviene tramite l'applicazione sull'animale di prodotti repellenti (in genere piretroidi naturali o sintetici come la deltametrina e la permetrina), contenuti in collari, spray o fiale spot-on da applicare sulla cute, che hanno dimostrato in test e ricerche scientifiche un potere antifeeding sul flebotomo, ospite intermedio.
               
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Vaccinazione:
Diversi vaccini sono disponibili: Leishmune®, Leishtec, e CaniLeish®; i vaccini di prima generazione prevedono forme vive di Leishmania; i vaccini di seconda generazione prevedono a batteri vivi ricombinanti che esprimono antigeni di Leishmania e DNA plasmidi codificanti-antigeni. 
Il Leishmune della Azienda brasiliana Fort Dodge Animal Health è stato il primo, esso contiene una frazione purificata di L. donovani più un adiuvante a base di saponina. 
Il vaccino è indicato per cani asintomatici e sieronegativi. 
Il vaccino Europeo è il CaniLeish della Virbac. 
Non vi sono significative differenze tra i vari tipi di vaccini.

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