British Shorthair

British shorthair (in inglese "britannico a pelo corto") è una razza di gatto domestico. 
È la razza più diffusa nei registri del Governing Council of the Cat Fancy (GCCF) del Regno Unito dal 2001.

STANDARD:
Corpo: di taglia medio-grande, esprime potenza e solidità; i maschi sono massicci, spalle ampie, torace e fianchi ben sviluppati ed arrotondati.
Testa: rotonda, ampia con contorni arrotondati, mento forte e guance arrotondate; naso largo, corto e diritto.
Orecchie: ampie alla base, arrotondate, di media grandezza e ben distanziate.
Occhi: grandi e rotondi.
Collo: corto e tozzo, con muscolatura pesante, soprattutto nei maschi.
Zampe: da medie a lunghe con ossatura forte, pesante e robusta.
Piedi: di media grandezza e rotondi.
Coda: spessa alla base, si assottiglia verso la punta, rotonda.
Mantello: corto ma leggermente più lungo rispetto alle altre razze a pelo corto; tessitura compatta e densa.
Colore: il colore del mantello più diffuso e conosciuto è il blu. 
Oggi, oltre ai mantelli tinta unita e alle loro diluizioni, sono state selezionate molte altre varietà, come i bicolori, i tabby, quelli con il mantello argentato e quelli con il motivo siamese.
Nel British sono accettate moltissime varietà e sfumature di colore, anche se il mantello «tinta unita», forse perché meno frequente tra i gatti comuni, ha sempre avuto maggior successo rispetto ai bicolori o ai tigrati. 
Il blu è il colore più popolare, al punto che alcuni considerano il British di questo colore una razza a parte: in realtà è solo la varietà blu del British Shorthair.


British Shorthair_associazione_mammagatta


SELEZIONE E COLORI:
Nel British sono riconosciuti tutti i colori, anche se il più popolare e più apprezzato è sempre stato il mantello a tinta unita.
Fra questi, senza dubbio, il più diffuso ed allevato è quello blu, nato dalle continue ibridazioni con il Persiano.
Pur essendo solo una varietà di colore, il British blu è stato spesso considerato una razza a sé. 
Il British blu ed il Certosino, accomunati dal colore, furono erroneamente accoppiati fra di loro, tanto che la FIFe (Federazione Internazionale Felina) decise di unificare le due razze e di adattare al Certosino lo standard del British.
Solo nel 1970 questi due gatti tornarono ad essere due razze ben distinte, con due standard diversi e ben precisi e con un solo punto in comune: il colore blu del mantello.
Per il Certosino, il colore del mantello è di fondamentale importanza, mentre per il British è solo una varietà di colore: infatti il British blu può essere accoppiato con un British di qualsiasi altro colore e quindi può nascere anche da genitori non blu. 
Non sono ammessi accoppiamenti con altre razze, ma per la sua robustezza e per il suo vigore viene molto spesso utilizzato negli allevamenti di Manx e di Scottish Fold.
Gli allevatori, non potendo lavorare in omozigosi (cioè non possono accoppiare Manx o Fold tra loro), ricorrono al British per ibridare le loro razze.


ACCOPPIAMENTI PERMESSI:
Permessi accoppiamenti con il Burmese seal sepia.



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Carattere:

I British Shorthair sono una razza dal carattere molto particolare tra i gatti. 
Hanno un carattere stabile che li rende molto adatti come gatti indoor-only, cioè per la vita d'appartamento. 
Questi sono, infatti, i tipici gatto da interno a pelo corto. 
Non esigono molte attenzioni, perciò anche se il proprietario dovesse assentarsi per qualche ora questo tipo di gatto non soffrirà di solitudine, poiché ha una tendenza molto spiccata a giocare, anche da solo. 
I British Shorthair, nonostante la propensione al gioco, non sono iperattivi, sono molto tranquilli e possono anche dormire molte ore al giorno, preferendo stare vicino ai loro proprietari, piuttosto che su di essi. Potrebbero supervisionare le attività di famiglia da un trespolo comodo o forse dal pavimento.

I British Shorthair sono gatti molto adatti per la gente che lavora, in quanto non hanno problemi nell'oziare semplicemente in giro per casa mentre il loro proprietario è fuori. 
Questi gatti non hanno stimoli distruttivi e generalmente non hanno bisogno di altri animali di compagnia, anche se non hanno problemi nel convivere con un altro British Shorthair o un altro gatto con temperamento simile. 
Questi gatti amano particolarmente essere coccolati e non sono una razza particolarmente rumorosa, anche se i miagolii non mancano, soprattutto nel momento del cibo o mentre giocano. 
I British Shorthair hanno la tendenza a seguire le persone da una stanza all'altra, per stare con il loro proprietario e vedere cosa sta succedendo. 
Ad altri non importa di essere coccolati, e la maggior parte di questi gatti preferisce mantenere le quattro zampe per terra mentre è coccolato piuttosto che venire preso in braccio.

La razza è diventata una delle preferite dagli addestratori di animali a causa della sua natura e intelligenza e negli ultimi anni questi gatti sono apparsi in molti film di Hollywood e spot televisivi.
Possono imparare piccoli accorgimenti spontaneamente. 
Il carattere di questo gatto può venire così descritto:


  • Solido:
Il British Shorthair tanto è un gatto solido fisicamente quanto lo è psichicamente. 
Il British è molto posato, non si lascia andare a crisi nevrasteniche e non alza la voce, non graffia e non morde per rabbia o per paura (al massimo mordicchia per giocare, ma facendo sempre grande attenzione a non superare i limiti consentiti, e quando mette le zampe sulla faccia del padrone tira sempre dentro le unghie).

  • Indipendente:
Il British è un gatto dominante, indipendente e molto fiero, con un gran senso della dignità personale. 
Adora stare in compagnia e tende a seguire i padroni per tutta la casa come un cagnolino, sistemandosi spesso sui tavoli o sulle sedie o in qualche posizione da cui abbia la panoramica dei movimenti della famiglia umana. 
Non ama farsi stringere e strapazzare inutilmente e decide lui quando è l'ora delle coccole. 
Se troppo manipolato recalcitra con le zampine anteriori e si ritira per un po' per conto suo.

  • Affettuoso:
È un gatto affettuoso, dolce, estremamente legato alla famiglia di cui si sente un componente alla pari.

  • Adattabile:
Il British è più legato ai padroni che alla casa. Si adatta bene ai cambiamenti e ai viaggi. 
Il cambio di ambiente è anzi un'occasione per esplorare nuovi orizzonti, con la curiosità innata che lo contraddistingue. 
Il British è anche molto paziente con i bambini e se proprio non ce la fa più, piuttosto che far loro male si nasconde in qualche posto dove può stare in pace per un po'.

  • Cacciatore e giocherellone:
Il British ha un istinto da cacciatore che in campagna si rivela con roditori, uccelli e lucertole, e che in appartamento si sfoga sugli insetti di ogni tipo. 
Alla vista di un moscerino il British si illumina ed inizia ad avvicinarsi circospetto emettendo un caratteristico suono acuto di allarme, fino a piombare sulla preda con non sempre eccellenti risultati. 
Il British ama anche molto il gioco, in particolare quello che gli ricorda la caccia, ama rincorrere la pallina che gli si tira e può imparare a riportare piccoli oggetti (corde, topolini di pezza).



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Storia:

Il British Shorthair è il discendente dei gatti portati in Gran Bretagna dai Romani che furono, poi, incrociati con i gatti selvatici nativi.
Storicamente si sa che il British shorthair visse allo stato selvatico, o quantomeno non fu riconosciuto ed allevato come razza a sé, sino al XIX secolo. 
Nella seconda metà dell'Ottocento Harrison Weir decise di selezionare la razza di questo gatto nella sua varietà blu e lo presentò per la prima volta all'esposizione felina del Crystal Palace nel 1871. 
I british blue furono per lungo tempo confusi ed incrociati con i gatti certosini francesi, ma le caratteristiche del genotipo di queste due razze è alquanto diversa. 
La popolarità della razza è diminuita dal 1940, ma dalla fine della seconda guerra mondiale i programmi di allevamento si sono intensificati e la popolarità della razza salì ancora una volta. 
Per un certo periodo i british furono incrociati con i gatti persiani per rendere il loro corpo più soffice e la testa più tonda.


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Leggenda:

Secondo la leggenda  il progenitore del british shorthair non abitava in Gran Bretagna ma in Egitto. 
Era il gatto preferito del generale egizio Gasthelos e di sua moglie Scota, un gattone pasciuto e coccolatissimo, considerato effigie vivente di una divinità. 
Gasthelos per ordine del faraone inseguì gli Ebrei in fuga sino al Mar Rosso, e quando le sue truppe furono inghiottite dalle acque che si erano miracolosamente aperte per far passare i fuggitivi, per salvarsi dell'ira del faraone, decise di radunare i soldati superstiti e di tentare la sorte fuori dall'Egitto, partendo verso l'ignoto per fondare una nuova nazione. 
Naturalmente il gatto lo seguì e fu invocato come propiziatore di buona sorte. 
Gasthelos e Scota si fermarono dapprima nel regno di Brigantium, l'attuale Portogallo, quindi proseguirono sino alla Gran Bretagna, e si stabilirono in quella terra che chiamarono Scozia in onore di Scota. 
Il gatto mostrò di gradire molto la nuova dimora, si accoppiò con molte gatte che vivevano allo stato selvatico, e da queste unioni nacquero i primi esemplari di british shorthair.

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