Iguana

Il genere Iguana comprende le iguane in senso stretto (in senso più ampio la stessa parola italiana indica tutti i rappresentanti della famiglia degli Iguanidi.)
Gli Iguanidi sono una famiglia di sauri che comprende 38 specie comunemente chiamate iguane.

Le iguane sono proprie del Sudamerica. 
Vivono infatti nella fascia che va dal Messico meridionale fino al Brasile centrale, al Paraguay, alle Galapagos, alla Bolivia, ed ai Caraibi.

Le iguane sono molto simili alle lucertole, ma più grosse e più lente. Allo stato adulto possiedono una caratteristica cresta sul dorso, molto più evidente nei maschi che nelle femmine. 
La testa delle femmine è arrotondata, quella dei maschi triangolare.


Iguana_associazione_mammagatta
Come tutti i rettili, le iguane sono animali cosiddetti ectotermici (termine scientifico che ha sostituito il poco corretto “a sangue freddo”): al contrario dei mammiferi non sono in grado di generare calore corporeo con il metabolismo, ma hanno bisogno di una fonte esterna di calore per mantenere in funzione l’organismo. 
Per questo motivo le iguane passano molte ore al sole a riscaldarsi. In particolare, si espongono al sole al mattino al risveglio per innalzare la loro temperatura corporea, restando immobili su un ramo o un tronco; dopo poche ore, quando si sono riscaldate a sufficienza, mangiano nutrendosi di vegetazione, fiori e frutti. Terminato il pasto restano nuovamente immobili al sole, perché hanno bisogno del suo calore per compiere la digestione.
Le iguane sono ovipare (si riproducono per mezzo di uova).

In natura possono raggiungere anche i 2,5 m, mentre in cattività a causa della diversa alimentazione e diversità dell'ambiente crescono fino ai 1,50 - 1,80 m, esemplari di tali dimensioni sono ormai rari a causa della distruzione dell'ambiente che in molte zone provoca sovrappopolazione e conseguente riduzione delle dimensioni, l'industria degli animali da compagnia e il fatto che molti centro e sudamericani la considerano una leccornia. 
Non è cacciata per necessità ma come specialità gastronomica.

In cattività la vita media di un'iguana tenuta in perfette condizioni alimentari e di habitat è di circa 20 anni.


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Alcune iguane vivono tutta la vita sopra dei grandi alberi e quando scendono al suolo lo fanno per deporre le uova, accoppiarsi o per spostarsi in un'altra zona. 
Altre vivono in muri di case abitate o meno, anche nel centro di città, rovine archeologiche e anche sottoterra, specialmente in zone vicine al mare, dove scavano profonde tane. 
Di mattina al nascere del sole si svegliano e vanno a cercare il punto più diretto al sole, dove rimangono per qualche ora.

Essendo rettili non possono regolare la propria temperatura e quindi devono mettersi all'ombra nelle ore più calde della giornata. 
La loro dieta è erbivora, anche se nello stomaco di questi sauri sono stati talvolta ritrovate tracce di insetti; l'interpretazione più comune è che fossero stati ingoiati per caso. 
Studi più recenti fanno pensare che la percentuale di carne ingerita dipenda dalle condizioni ambientali. 
Passano la notte in un rifugio-tana, sperando di non essere svegliate da qualche predatore. 
Animale estremamente resistente, resiste senza danni a cadute da 10/15 metri e se minacciato da un predatore è un eccellente nuotatore e a volte si può incontrare attraversando i canali delle lagune costiere.

Ha buona vista, distingue sicuramente alcuni colori, eccellente udito ed è particolarmente ghiotto di fiori di ibisco rosso e foglioline tenere di basilico. 
I maschi a volte ingaggiano combattimenti per dispute territoriali, ed hanno un harem di femmine il cui numero varia secondo la ricchezza di cibo e di rifugi disponibili del territorio stesso.



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In cattività:
Contrariamente a quanto si crede, le iguane sono rettili molto difficili da gestire adeguatamente e molto impegnativi, e possono presentare grossi problemi di comportamento. 
Richiedono una conoscenza approfondita delle richieste di gestione e alimentazione, hanno bisogno di ampi spazi (le iguane adulte possono raggiungere quasi due metri di lunghezza) e di tempo per accudirle. 
Prima di acquistarle è bene quindi riflettere con attenzione sulla possibilità di tenerle in modo adeguato e sul tempo che si può dedicare loro, e studiare in modo approfondito come vanno gestite.
È possibile l'allevamento in cattività approntando un apposito contenitore di misura adeguata (200–300 cm di lunghezza, 150 cm di larghezza,180–200 cm di altezza) e che presenti caratteristiche simili al loro ambiente naturale, il cui nome è terrario. 
Per far ciò è necessario tenere presente che tipo di animale andremo ad allevare, per regolare le caratteristiche di calore ed umidità appropriate. 
Cosa molto importante è che l'ambiente sia diversificato, per quanto riguarda la temperatura interna, per permettere all'animale di regolare la propria temperatura corporea, così da avere due fasce di temperatura che andranno dai 20-22 °C notturni ai 35-40 °C diurni con un'umidità intorno al 70-80%. Molto importante è ricordarsi che un maschio adulto può arrivare ai 1,5-1,8 m, mentre si hanno misure decisamente più ridotte per la femmina; questo aiuta per capire le misure del rettilario, che andranno aumentate via via che l'animale crescerà. 
Il contenitore dovrà avere ai due lati, sinistra e destra, due aperture orizzontali una in alto ed una in basso, per permettere il ricambio di aria. 
Illuminazione ad incandescenza e una lampada per la crescita dell'iguana, pezzi di alberi all'interno avranno il duplice scopo di abbellimento dell'ambiente e di permettere alle iguane di regolare la propria posizione all'interno del terrario; così facendo riusciranno ad autoregolare la temperatura. 
È molto importante che il riscaldamento provenga dall'alto, perché i rettili nella parte bassa del corpo non sono protetti come nella parte alta, cosa che potrebbe portare ad ustioni serie. 
Le lampade a resistenza devono essere protette dal contatto diretto con il rettile. 
Una cura va prestata anche ai vetri di protezione, che non devono filtrare i raggi fondamentali per il rettile.



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Come si maneggiano:
Le giovani iguane hanno un’istintiva paura delle persone, che percepiscono come potenziali predatori. 
Se si cerca di afferrarle è quindi naturale che tentino di sfuggire, ma se vengono prese in mano regolarmente e maneggiate con delicatezza (ma con fermezza) con il tempo in genere si abituano. 
In genere le iguane maneggiate regolarmente divengono molto docili e alcune sembrano apprezzare il contatto umano; alcune restano talvolta aggressive e risentono costantemente delle manipolazioni. 
Durante la fase di addomesticamento è importante evitare di lasciare il rettile ogniqualvolta si divincola, altrimenti sarà lui a insegnare a noi come comportarci (ossia lasciarlo andare a comando) e non viceversa. 
Si potrà rimettere l’iguana nel terrario solo quando si sarà calmata e avrà accettato di farsi tenere in mano per qualche minuto. 
Quando si maneggiano questi rettili è importante tenere a mente che sono in grado di perdere volontariamente la coda se si sentono aggrediti, quindi non dovremo mai afferrarli per la coda.
Un’iguana di piccole dimensioni va afferrata circondandole il torace con una mano e appoggiandola sull’altra mano o sull’avambraccio. Occorre una presa delicata, per non farle del male, ma allo stesso tempo decisa e costante, per evitare che con una mossa repentina ci sfugga di mano. 
Dovendo sollevare un’iguana di grandi dimensioni, se docile, si pone un braccio sotto il tronco, per sostenerla, e una mano sopra il torace, per trattenerla. 
I soggetti aggressivi e mordaci vanno avvicinati con una certa cautela, perché possono fare del male mordendo, graffiando e frustando con la coda. 
Possono essere immobilizzati circondando le spalle con una mano e il bacino con l’altra, afferrando contemporaneamente le zampe posteriori perché non graffino; la coda va infilata sotto un braccio per impedirle di frustare. 
In alcuni casi può essere utile avvolgere il rettile in un grosso asciugamano, coprendo anche la testa per impedirgli di vedere.

È possibile portare all’aperto l’iguana assicurandola con un apposito guinzaglio da fissare intorno al tronco, in modo che non scappi. 
In questo modo la si può esporre al sole durante le belle giornate.


L’iguana è elencata nell’Appendice II del CITES e richiede quindi un documento legale che attesti la regolare importazione. 
Quando si compra un’iguana è importante verificare che l’animale possieda un documento CITES, il cui numero va riportato nel foglio di acquisto. 
Il mancato rispetto di questa norma comporta sanzioni molto pesanti e il possibile sequestro del rettile.

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