Come giocare con il tuo gatto

Il gioco ovviamente è una componente importante ed indispensabile della vita e ce ne accorgiamo facilmente, osservando cani, gatti e bambini; ma come al solito bisogna stare molto attenti alle differenze.
Per quanto riguarda i gatti possiamo distinguere due tipologie fondamentali: i giochi individuali (simili sia in assenza, che in presenza di esseri umani) e i giochi sociali (che prevedono delle forme di adattamento al partner umano).
Vediamo dunque di esaminarli nei dettagli anche per capire come relazionarci nella maniera più corretta possibile col nostro gatto domestico.


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Per quanto riguarda i giochi individuali, diciamo che essi si adattano semplicemente al contesto e ai luoghi che l'ambiente offre e sempre più spesso questo ambiente è la casa del proprietario: essa offre comunque delle analogie con situazioni esterne.
Per citarne solo alcune, ad esempio, lo spazio vuoto sotto i mobili corrisponde a quello sotto le piante; le mensole o la parte superiore dei mobili, corrispondono ai rami degli alberi; le pallottoline di carta d'alluminio corrispondono alle pigne dei pini o ad una preda morta; gli oggetti che si muovono sull'acqua di una vasca, corrispondono a dei pesci o delle rane, facili da catturare.
Ovviamente alcuni di questi giochi individuali diventano sociali, per il fatto che l'uomo funge da agitatore o attivatore dell'oggetto stesso.
I giochi sociali veri e propri però sono quelli che prevedono un'interazione ed un adattamento col partner umano. 
Intanto deve essere presente anch'egli. 
Poi il partner di gioco è sia la persona nel suo insieme che una parte mobile del suo corpo (come una mano o un piede).
Attenzione però, perché questo tipo di giochi, coi gatti adulti specialmente, potrebbero trasformarsi bruscamente in aggressioni da difesa oppure in vere e proprie sequenze di caccia e terminare quindi con graffi o morsi. 
Dal momento che questo tipo di evenienza si ha per lo più solo nel gatto che vive in appartamento e molto più raramente in quelli che vivono fuori, si pensa che sia un tentativo di adattamento da parte del gatto ad un ambiente ipostimolante.
Cerchiamo dunque di capire come rendere l'ambiente domestico più interessante per il gatto e soprattutto come interagire con lui senza correre rischi di subire attacchi improvvisi con le relative conseguenze poco piacevoli.
Osservando i giochi quotidiani e le modalità di caccia del gatto possiamo intanto dedurre alcune regole per giocarci tenendo conto delle sue esigenze e delle sue abitudini.
Intanto sappiamo che la maggioranza dei gatti ha voglia di giocare e che la maggior parte lo fa per tempi superiori a 5 minuti.
Il gatto (essendo una specie predatrice) si attiva col movimento: la maggior parte dei suoi giochi infatti deriva dagli atti motori tipici dei comportamenti di caccia. 
E tale caccia si esercita su prede di piccole dimensioni.
I giocattoli da proporre pertanto dovranno essere piccoli e mobili (ma non troppo piccoli per evitare pericoli derivanti dall'ingestione accidentale): palle, piume, pallottole di carta d'alluminio, tappi di bottiglia (in plastica), topi finti di falsa pelliccia, ecc.
Agitare questi oggetti, lanciarli raso terra, farli pendere da una cordicella, e così via rappresenterà per il vostro micio uno stimolo troppo allettante per rimanere indifferente: si innescherà quindi la sequenza tipica del comportamento di caccia (con eccitazione, vigilanza, ecc.).
Ricordiamoci che la caccia ha fine con la fuga o con la cattura della preda.
La fuga della preda tende a rinforzare il comportamento di gioco/caccia all'inizio, ma lo indebolisce sino ad estinguerlo, se la preda scappa sempre. 
La cattura al contrario lo rinforza.
Tenete altresì presente che in natura il gatto cattura in media una preda ogni dieci battute di caccia. 
Quindi dovrà riuscire a catturare il giocattolo/preda più di una volta su dieci.
Se la cattura della preda è fatta tramite le zampe, ovviamente dobbiamo prevedere l'uso delle unghie sfoderate per l'occasione, per cui attenzione a proteggervi le mani.
In genere si consiglia, per evitare rischi di graffiature, di non adoperare direttamente le mani per muovere il giocattolo/preda ma di piazzarlo all'estremità di una cordicella o di un bastone in maniera che sia separato di circa un metro dalla mano con cui lo controlliamo.
Questo non solo per la nostra incolumità, ma anche per evitare che il gatto impari a considerare accettabile il graffiare e/o mordere le mani.
Il topo e l'uccellino, prede favorite del gatto, non rimangono mai immobili e disponibili.
Allo stesso modo i giochi proposti al gatto non andrebbero mai lasciati a sua disposizione permanentemente, ma dovrebbero anch'essi scomparire dalla sezione di gioco.
Per imitare la natura è consigliabile dunque raccogliere i suoi giochi in una scatola apposita, se poi dovesse essere dotata di piccole aperture da cui il gatto può estrarre i suoi giocattoli, ecco che essa stessa potrebbe diventare un gioco da proporgli come ulteriore svago. 
E siccome poi non capita mai che la stessa preda ritorni nello stesso posto, è auspicabile trovare sempre nuovi oggetti da proporre in luoghi sempre diversi.
Cerchiamo anche di capire quali sono i giochi che il gatto preferisce, tenendo presente però che anche quelli che al momento non suscitano più interesse potranno prima o poi tornare di moda.
Fate giocare all'oggetto il ruolo della preda che si spaventa e scappa, si nasconde, si mostra, si arrampica, salta e fugge, utilizzate posti come il pavimento, la poltrona, il tavolo, il divano per creare dei nascondigli e degli spazi scoperti in modo che il giocattolo/preda possa sparire e riapparire.
Provate a trascinare un sacchetto di carta dura, vedrete che susciterete immediatamente l'interesse del vostro gatto che prenderà ad inseguirla, ad esplorarla. 
Se poi fate dei buchi nel sacchetto e vi fate passare una piuma o una cordicella, il gatto sarà ancora più motivato.
Al contrario del cane, dove è sconsigliabile (per motivi di ordine gerarchico) lasciare a lui l'iniziativa, per quanto riguarda il gatto, è a lui che va lasciata la prerogativa di decidere quando e se giocare. 
Diventa fondamentale pertanto rispettare i suoi ritmi e le sue voglie, senza forzarlo a giocare quando non ne ha voglia.
Nel caso in cui si dimostrasse disinteressato ad interagire con noi, eventualmente torniamo dopo qualche minuto, magari dopo che ha terminato la toilette e sarà finalmente dell'umore giusto per prendere in considerazione le nostre proposte di gioco (piuma, pallina da ping pong o un topolino finto che sia).
Teniamo presente anche che il gatto ama cacciare soprattutto alla luce tenue della sera o al primo mattino. 
Per cui a volte, per risvegliare il suo istinto di caccia, basta abbassare l'illuminazione dell'ambiente.
Infine non ci dimentichiamo che il gatto è uno sprinter e non un corridore di fondo, per cui si stanca presto. La durata di ogni sessione di gioco non dovrà quindi durare più di 5-15 minuti, pena l'esaurimento del suo interesse e della sua motivazione.
In tal caso è consigliabile aspettare e tornare a provocarlo più tardi, anche più volte (sino ad una dozzina al giorno), sempre che ne abbiate tempo e voglia.
Un altro concetto importante è quello del cosiddetto arricchimento ambientale.
Considerato che l'ambiente esterno per un gatto è notevolmente più interessante del noioso e monotono ambiente domestico, dovremmo cercare di rendere quest'ultimo più attraente ed avventuroso possibile.
Dovremo di conseguenza arricchirlo trasformandolo in una vera e propria palestra per gatti.
A tale scopo vanno benissimo ad esempio delle scatole di cartone con buchi di circa 10 cm di diametro, attraverso cui il gatto potrà felicemente nascondersi ed osservare la realtà esterna, oppure cercare di sfruttare anche la tridimensionalità offerta da quelle costruzioni, ormai di facile reperimento presso i negozi di animali, organizzate su più livelli o dei tunnel di cartone (costruiti da noi stessi).


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Ed ancora inventarsi dei nascondigli perché il cibo non sia immediatamente alla sua portata (ad esempio perforare delle scatoline di plastica all'interno delle quali mettere dei croccantini, che dovrà estrarre con le zampine), costruire un'amaca con un vecchio lenzuolo, collocare bacinelle d'acqua con oggetti galleggianti al loro interno, da far muovere e catturare, e così via dicendo, dando così spazio anche alla nostra di fantasia.
L'importante è capire che il gatto ha bisogno di attività cognitive stimolanti, per sviluppare le sue naturali doti di riflessione ed analizzare problemi sempre nuovi, da risolvere utilizzando le sue capacità deduttive.
Solo così avremo un gatto attivo e felice, aiutandolo a mantenere basso il suo livello di stress e di noia, fornendogli al contempo, di conseguenza, una salute psicofisica invidiabile.

I consigli di Mammagatta:

L’attività di gioco accresce i livelli di serotonina, l'ormone del "buonumore", sia per il gatto sia per l’essere umano.
In un ambiente stimolante il gatto può liberare energia fisica ed emotiva repressa.
Se non gli viene fornito questo sfogo si procurerà da solo altri giochi come afferrare le caviglie di chiunque gli passi a tiro o avere un atteggiamento distruttivo nei confronti degli oggetti e dei mobili di casa, questi sono alcuni esempi di comportamenti di gatti frustrati che fanno poca attività e hanno bisogno di stimoli per canalizzare le energie inespresse.

Come giocare correttamente con il nostro gatto:

I gatti si divertono di più se giocano stimolati dal propri padrone.
Molto gradite sono le bacchette o i bastoncini semplici giochi adatti anche ai bambini.
Si possono fare anche in casa procurandosi un bastoncino e attaccando ad esempio una piuma all'estremità di una corda o un nastrino e agitandolo vicino al gatto inizierà a fare il matto.


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Il gatto può inseguirlo, assalirlo, saltare, e afferrare l'importante è non farlo correre solo a vuoto ma dargli anche la possibilità di catturare ogni tanto la sua “preda” per non generargli solo frustrazione, ma ricreare in lui le stesse sensazioni di una vera e propria battuta di caccia con la soddisfazione di catturare la preda.
Alla fine del gioco è importante riporre l'esca in un posto sicuro dove il gatto non possa arrivare, le esche con il filo e le piume non devono mai rimanere a disposizione del gatto senza supervisione perchè il gatto può intecciarvisi o ingerirle.


Giocattoli adatti ai gatti:

- Giochi contenitori di cibo: esistono in commercio giochini di tutti i tipi che stimolano proprio la caccia mentre distribuiscono il cibo.
Veri e propri labirinti che regalano croccantini o bocconcini come premio.

- Labirinti e piste: non mancano anche i giocattoli a molla, topini radiocomandati che corrono per casa pronti ad essere inseguiti, palline chiuse all'interno di un binario circolare che si muove quando il gatto cerca di afferrare l'oggetto mobile.
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- Palestre e tiragraffi: permettono al gatto di arrampicarsi in sicurezza e di sorvegliare dall'alto il suo regno, magari potendosi anche nascondere.

- Palline, topini e animaletti di pezza da abbracciare: non possono mancare nella cesta dei giochi anche topini in pezza o da far rotolare sul pavimento sollecitando la corsa e l’inseguimento.
Ci sono poi in vendita dei giochi che contengono erba gatta stimolante e molto graditi al gatto.
Non dimentichiamoci degli animaletti di pezza o i cuscinetti con la coda da scalciare e abbracciare, ci sono gatti che amano dormire con questo tipo di giochi.


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- Puntatori laser: un gioco che stimola molto dinamicamente il gatto che si lancia all'inseguimento del puntino luminoso, però questo gioco lo consiglio solo in situazioni in cui il gatto ha più tipi di attività fisica durante la giornata, il laser purtroppo fa parte di quelle prede che non danno la soddisfazione al gatto di catturare la preda e di conseguenza non è affatto consigliabile giocare solo con questo gioco, il gatto col tempo potrebbe deprimersi, alta cosa molto importante è stare sempre attenti a come si usa il puntatore laser, il fascio luminoso non deve mai colpire gli occhi del micio, perchè proprio come per gli esseri umani il laser è dannosissimo per la vista dei gatti.


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- Parlare con il gatto: non tutti i gatti amano essere toccati.
Avvicinarsi molto a loro, socchiudendo gli occhi molto lentamente, senza però tentare un contatto fisico può essere importante per ottenere un po' di fiducia.
Quando siete alle prese con il micio che conoscete poco, mettetevi al suo livello, chiamatelo per nome e parlate con lui usando un tono gentile, potete leggergli un libro, raccontargli una storia, cantare una canzone o ascoltare insieme a lui della musica ovviamente scegliendo un genere di musica tendenzialmente morbido.

- Cantare con il gatto: tentare un approccio poliglotta, rispondendo ai miagolii del micio con la miglior simulazione del miao di cui siamo capaci, modificando il tono nel momento in cui lo modifica anche lui, è un gioco che consiglio solo a chi conosce profondamente i vocalizzi del proprio gatto e sa distinguere bene il "chiacchiericcio" da una richiesta, l'esternazione di un disagio o il miagolio di un gatto in calore, se per voi è difficile distinguere il miagolio da "chiacchiericcio" cioè il momento in cui il gatto è disposto ad aprire un dialogo miagolante con il suo compagno umano consiglio vivamente di evitare questo gioco.

- Scatole di cartone: uno dei giochi più amati dai gatti è nascondersi dentro un semplice scatolone di cartone, che sia grande o piccolo i gatti amano gli scatoloni di cartone e quando ne hanno uno a disposizione dentro casa è sempre una festa.

- Bicchieri di carta e palline: mettere una piccola pallina di carta sul pavimento sotto un bicchiere di carta. 
Un gioco semplice, che non richiede alcuna spesa, ma che farà divertire moltissimo il micio, grande o piccolo che sia.

- Lanciare i croccantini al gatto: prendete un pugno di croccantini e accomodatevi sul pavimento. 
Lanciate un croccantino alla volta. 
Vi stupirà scoprire quanto sarà veloce il gattino a inseguirli e a recuperarli. 
In questo modo mentre mangia rafforzerà il suo istinto di predatore.

- Poggiare sul pavimento qualcosa che viene da fuori: i gatti osservano i nuovi oggetti, li annusano, poi vi si strusciano lasciandovi il proprio odore e in questo modo li accolgono ufficialmente nel loro territorio. 
Se state per fare conoscenza con un gatto, ad esempio, poggiate per terra la vostra borsa o la giacca. 
Annusare e strofinarsi sull'oggetto, sarà il suo modo per accogliere anche voi.

- Esche fatte in casa: un classico irresistibile è la pallina di carta o carta forno lanciata sul pavimento, scatenerà il micio in un inseguimento sfrenato.

- Giocare sotto la stoffa: stendere sul pavimento una vecchia coperta (non di lana) o una vecchia tovaglia e far muovere una pallina o un'esca sotto di essa, il gatto si divertirà a seguire con le zampe il movimento dell'esca saltando e simulando la caccia.
Lo stesso gioco si può fare con un quotidiano al posto della tovaglia.

- Appendere il cappotto sulla spalliera di una sedia: il gatto quasi sicuramente andrà ad accucciarsi sotto il cappotto proto per sferrare qualche agguato, in questo caso basterò sfiorare esternamente il capotto con un dito o con il bastone di un'esca per gatti per vederlo subito agitarsi per tentare di catturare la preda.


- Inseguire il gatto di stanza in stanza: spesso è il micio stesso a sollecitare questo tipo di gioco: si lancia attraverso la stanza, vi tocca al volo una gamba e poi scappa via come una furia. Controllate che la coda del gatto sia sollevata mentre corre, perché è indice di gradimento del gioco. 
Una coda bassa indica che invece ha paura.

- Giocare a nascondino con il micio: i gatti sono dei predatori e amano cacciare ma giocando con il proprio amico umano amano anche essere inseguiti e nascondersi, un gioco molto divertente che può essere una variante dell'inseguimento è il nascondino, il gatto vi chiama e scappa, voi lo inseguite fino a quando lui non va a nascondersi da qualche parte, a questo punto voi trovate un posto non lontano da dove lui si è nascosto nascondetevi e rimanete li fino a quando lui non verrà a trovarvi, a quel punto lui simulerà "l'abbraccio della tigre" e scapperà nuovamente, è molto importante fare questo gioco stimolando il gatto con toni dolci mai paurosi e cercando un contatto visivo con lui chiudendo lentamente le palpebre in questo modo comunicate al gatto le vostre intenzioni di gioco e non di spaventarlo e lui sarà felicissimo di continuare l'interazione.

Giocattoli pericolosi per i gatti:

- Gomitoli di lana: fare attenzione ai gomitoli di lana. 
I gatti amano la lana, spesso la ciucciano ingerendone piccole quantità. 


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- Fili interi o cordini possono essere mangiati perchè il gatto ama questa sensazione in bocca ma se li inghiotte le conseguenze possono essere pericolose e gravi.

- Palline di polistirolo ed elastici: possono essere mangiucchiati e ingeriti.

- Fili elettrici: a volte il gatto annoiato e con pochi stimoli può tentare di giocare anche con fili elettrici. 
È molto pericoloso perché il gatto può facilmente mordicchiare e lacerare la plastica che riveste i cavi elettrici rischiando di morire fulminato.

- Medicinali: fare molta attenzione anche ai medicinali. 
Spesso il gatto è attratto dal colore delle pastiglie che fa rotolare giù dal tavolo e dopo averci giocato un po’ magari le può ingoiare.

- L'acquario: tra i passatempi preferiti del gatto di casa c’è la vasca dei pesci. 
Sarà forte nel gatto la tentazione di inserire la zampetta all'interno con la volontà di afferrare l'ignaro pesciolino, in questo caso il pericolo è sia per il pesce sia per il gatto che può rischiare di cadere dentro l'acquario e annegare.

- Buste di plastica: i gatti amano infilarsi nelle scatole e nelle buste ma bisogna stare molto attenti alle buste di plastica perchè al loro interno è facile che il gatto possa soffocare o ingerirne dei pezzettini mordicchiandole.

Marche di giochi consigliati da Mammagatta:
Theo&Gus Design4Pet
- Kong

Gioco fai da te consigliato da Mammagatta:
Pesce calzino

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