Il coniglio NON mangia carote!
Una delle più note e diffuse leggende metropolitane sugli animali domestici riguarda il coniglio, chi alla domanda "cosa mangia il coniglio?" non risponde istintivamente "carote", purtroppo nulla di più sbagliato, i conigli sono erbivori e devono mangiare erba.
Il coniglio è un erbivoro stretto.
In natura i conigli vivono esclusivamente di erba e foglie di varie piante.
Un coniglio in natura non mangerebbe mai semi, cereali, mais, frutta secca o pane secco: il suo organismo non è progettato per questi alimenti, il suo metabolismo non gli permette di trarre nutrimento da zuccheri, grassi e proteine, ma solo ed esclusivamente dalla fibra, la sua flora intestinale specifica per l'assimilazione della fibra è in grado di digerirla ricavandone proteine, vitamine, acidi grassi e tutto il fabbisogno necessario al suo nutrimento.
L'erba è una fonte indispensabile di vitamina D e calcio, che servono al corretto sviluppo osseo.
Per quanto possa sembrare strano, l'erba, fieno e le verdure consumano i denti.
I “mangimi per conigli” nella maggior parte dei casi contengono semi di girasole, mais, fioccati, frutta secca.. tutte sostanze vegetali, d'accordo, ma ricordiamoci che il coniglio non è semplicemente vegetariano: è erbivoro.
Questi alimenti sono dei veri e propri veleni a lenta azione per i conigli da compagnia.
I mangimi secchi che si trovano nei negozi di animali sono ideati per conigli destinati alla macelleria e al consumo umano, e non ai conigli da compagnia. A tre mesi di vita i conigli da carne vengono macellati, quindi hanno bisogno di bombe energetiche che li facciano crescere velocemente per raggiungere un buon peso ed essere macellati col massimo guadagno.
Tre mesi di vita però non sono sufficienti a far sviluppare tutte le numerose patologie alle quali va incontro il coniglio da compagnia che vive circa una decina d'anni.
In natura i conigli vivono esclusivamente di erba e foglie di varie piante.
Un coniglio in natura non mangerebbe mai semi, cereali, mais, frutta secca o pane secco: il suo organismo non è progettato per questi alimenti, il suo metabolismo non gli permette di trarre nutrimento da zuccheri, grassi e proteine, ma solo ed esclusivamente dalla fibra, la sua flora intestinale specifica per l'assimilazione della fibra è in grado di digerirla ricavandone proteine, vitamine, acidi grassi e tutto il fabbisogno necessario al suo nutrimento.
L'erba è una fonte indispensabile di vitamina D e calcio, che servono al corretto sviluppo osseo.
Per quanto possa sembrare strano, l'erba, fieno e le verdure consumano i denti.
I denti del coniglio crescono per tutta la vita, perché appunto vengono consumati nell'attività di rosicchiamento.
L'erba contiene dei microcristalli di silice che la rendono capace di limare i denti.
Invece semi e fioccati, sebbene siano più duri, non consumano i denti: vengono inghiottiti interi o appena spezzati, quindi non vengono masticati a sufficienza; oltretutto sono molto calorici quindi il coniglio ne mangia pochi riducendo notevolmente l'attività di masticazione giornaliera.
In questo modo insorgono negli anni gravissimi problemi odontoiatrici che portano il coniglio a smettere di mangiare lasciandosi morire di fame.
I problemi odontoiatrici come ascessi mandibolari, malocclusioni, punte dentali che lesionano le guance, dovuti a una cattiva alimentazione si manifestano intorno ai 3 anni di vita quando il problema diventa irreversibile e costringerà il coniglio a subire per tutta la vita limature dei denti in anestesia totale più volte l'anno.
I “mangimi per conigli” nella maggior parte dei casi contengono semi di girasole, mais, fioccati, frutta secca.. tutte sostanze vegetali, d'accordo, ma ricordiamoci che il coniglio non è semplicemente vegetariano: è erbivoro.
I mangimi secchi che si trovano nei negozi di animali sono ideati per conigli destinati alla macelleria e al consumo umano, e non ai conigli da compagnia. A tre mesi di vita i conigli da carne vengono macellati, quindi hanno bisogno di bombe energetiche che li facciano crescere velocemente per raggiungere un buon peso ed essere macellati col massimo guadagno.
Tre mesi di vita però non sono sufficienti a far sviluppare tutte le numerose patologie alle quali va incontro il coniglio da compagnia che vive circa una decina d'anni.
